La Segreteria Fiom Cgil di Bari, insieme al S. Generale Regionale CGIL G. Gesmundo e alla S.
Generale della CMdL CGIL L. BUCCI, unitamente ai delegati e ai compagni di fabbrica della Magneti
Marelli nella giornata di giovedì 15 marzo ’18 si è mobilitata con un sit-in presso i cancelli della
fabbrica. L’iniziativa si inscrive nella settimana nazionale di mobilitazione della Fiom in FCA,
finalizzata a mettere a conoscenza delle lavoratrici e dei lavoratori, nonché dell’opinione pubblica,
della situazione in essere.
La Magneti Marelli di Modugno-Bari, con circa 900 dipendenti, vedrà l’avvio di nuove
produzioni che, specie per quel che riguarda il motore elettrico, guardano al futuro. Un fitto
confronto fra le OO.SS. e l’azienda, ha visto mettere alle spalle da mesi l’uso degli ammortizzatori
sociali. Un attento monitoraggio e condivisione negli anni addietro ha garantito un uso equilibrato
degli stessi. Oggi finalmente possiamo guardare in prospettiva. In questi mesi le nuove produzioni
stanno affrontando le start up; in particolare la produzione del motore elettrico, dopo uno
slittamento per problemi tecnici, dovrebbe vedere l’avvio della produzione ad aprile. La Marelli di
Bari può contare su un importante patrimonio di conoscenze ed esperienze che le maestranze
hanno accumulato nei decenni e questo, grazie anche a nuovi investimenti, ci fa essere confidenti
nel futuro. Cionondimeno riteniamo estremamente necessario e urgente intensificare e qualificare
le Relazioni Industriali affinché vedano coinvolte anche le Istituzioni. A giugno sarà ufficializzato il
nuovo Piano Industriale per FCA, non è da trascurare il fatto che ad oggi il vecchio Piano
Industriale non ha conseguito l’obiettivo della piena occupazione. Inoltre, è ormai notizia certa lo
spin-off della Magneti Marelli, e anche qui non è affatto normale, né rasserenante che la cosa
avvenga in assenza di un confronto fra le parti rispetto alle linee di indirizzo che determineranno lo
scorporo: sarà salvaguardata l’organicità del Gruppo Marelli? La fitta osmosi che il Gruppo ha
vissuto nella sua storia con l’industria dell’auto, e la Fiat in particolare, motivo anche della sua
continua crescita di conoscenze e di tecnologia, come cambierà e cosa comporterà in futuro?
Bene sarebbe stato avere nelle dinamiche delle relazioni sindacali in FCA una dialettica
utile e proficua sulle questioni che producono la quotidianità, ma anche sulle linee di prospettiva
di un patrimonio industriale che è di primaria importanza per le lavoratrici, i lavoratori, e per
l’intero sistema paese. È questa la ragione che ha portato la Fiom CGIL alla settimana di
mobilitazione in FCA, con richiesta in tutta Italia di tavoli di confronto con le istituzioni regionali.
Segretario Generale Fiom CGIL Bari
Saverio GRAMEGNA