“La scelta di svolgere in Puglia, a Bari, il prossimo Congresso nazionale della Cgil ci onora e saremo impegnati con la nostra organizzazione al massimo per la migliore riuscita delle giornate e per l’accoglienza di delegati e invitati”. E’ quanto affermano in una nota congiunta i segretari generali della Cgil pugliese – Pino Gesmundo – e della Camera del Lavoro Metropolitana di Bari – Gigia Bucci – commentando la decisione assunta dal Comitato direttivo della Confederazione, che ha di fatto avviato i lavori congressuali con l’elezione della commissione politica. Quello di Bari sarà il XVIII Congresso della Cgil e si svolgerà dal 22 al 25 gennaio 2019.
“A Bari – proseguono Gesmundo e Bucci – si concluderà un lungo percorso di assemblee di base che partiranno fin da aprile prossimo. Sarà un confronto come sempre aperto e partecipato, quanto mai importante perché cade in un momento particolare per la storia sociale e politica del Paese, e anche perché porterà all’elezione del successore dell’attuale segretario generale Susanna Camusso”.
“E’ innegabile che aver deciso di svolgere a Bari il Congresso nazionale è un chiaro segnale di attenzione al Mezzogiorno. La Cgil è la sola forza sociale che non ha mai smesso di mettere lo sviluppo del Sud al centro del dibattito politico del paese, spesso inascoltata dal Governo. Il congresso di gennaio 2019 seguirà le Giornate del Lavoro che si terranno ancora una volta a Lecce a settembre prossimo. In un Paese che presente pallidi indici di ripresa il Mezzogiorno è attanagliato da una crisi economica e sociale pericolosa, esposto a una desertificazione sociale a causa delle migliaia di giovani che ogni anno lasciano le nostre città, con indici di povertà preoccupanti e con una presenza delle mafie che inquina anche l’economia. Senza una forte attenzione del Governo centrale e forti investimenti su politiche industriali, infrastrutture materiali e immateriali, sostegno ai redditi e un welfare inclusivo, il ritardo di questi territori peserà sull’intero Paese. Non ci può essere vera ripresa senza uno sviluppo del Sud. Crediamo che sarà uno degli argomenti della prossima discussione congressuale, che poggia sulle strategie e le proposte di Laboratorio Sud, oltre che sul Piano per il lavoro e la Carta dei diritti universali dei lavoratori. La Cgil ha un’idea di paese solidale, più equo e dove il lavoro torni a essere elemento centrale per poter immaginare un futuro di crescita vera”.
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